Regia di Woody Allen
Un giovane newyorkese va a Hollywood per andare a lavorare dallo zio, famoso agente cinematografico.
A ottant’anni suonati, il solo fatto che Woody Allen mantenga un ritmo costante nel dirigere film (tutti rigorosamente sostenuti da una colonna sonora di musica jazz) è già di per se stesso una bella cosa. Quando poi, dismesso certo tono nichilista e un po’ predicatorio, il registra si concentra sulle storie, il risultato non può che essere rincuorante.